

Un’alzataccia alle 6 di mattina, un fiume di gente sotto la pioggia, il profumo dell’erba bagnata e dei buoi, l’odore degli spari a salve, i ritmi scanditi dalle usanze della tradizione (la scelta dell’albero giusto, vecchio di 60 anni, la benedizione del parroco,l’ordine con cui ogni capo famiglia o bambino da i primi colpi alla base della pianta con l’ascia di famiglia, la conta con cui si decide l’ordine con cui i buoi dovranno trainare il “maggio”) insomma tornare indietro di tanti anni insieme alle persone che quella festa l’hanno vissuta fin da bambini.
Non avrei mai pensato di vedere tanta gente vicino casa nostra e vedere come quei luoghi fossero a loro familiari mi ha fatto sperare che un giorno lo diventino anche per noi.
Ho visto Olivia perdersi tra la folla, gli animali, le persone conosciute e rivederla a metà mattina con i pantaloni fradici, e mi ha fatto un gran piacere come vedere mio marito aiutare a tirare le funi!!
1 commento:
Che bellezza!
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