venerdì 29 luglio 2011

Elucubrazioni sulla scelta Paese/Ente nelle adozioni internazionali (I tappa)

Dopo più di 2 anni e 1/2 di percorso adottivo e dopo aver dato mandato da un anno, vorrei portare un contributo alle famiglie che ancora si trovano a dover fare questa difficile scelta. Lo faccio qui in uno spazio mio perchè questa è stata una scelta tutta nostra e vorrei condividere con voi le determinazioni che sono state alla base di questa scelta per poter dare un seppur minimo aiuto. Per la nostra esperienza questa scelta è secondo me, un punto delicato forse più ancora dei colloqui con gli assistenti sociali perchè lì c'è poco che possiamo fare di nostro, se ti capita il comune/asl che ti chiamadopo più di un anno dalla domanda, o l'assistente/ psicologo particolare che ti tartassa senza motivo. La scelta paese/ente è invece tutta nostra, una scelta nella quale le nostre decisioni avranno un peso su tutto il restante percorso. Nella nostra esperienza, ho iniziato a capire quale fosse il panorama internazionale delle adozioni, ma non solo. Nel momento in cui abbiamo iniziato (premetto che non abbiamo presentato nessuna domanda didisponibilità alla nazionale, altra scelta questa che non so se corretta o meno a questo punto, ma che allora abbiamo fatto) eravamo orientati alla Colombia, così a pelle, ma abbiamo dovuto presto abbandonare l'idea perchè saremmo finiti nella fascia 0/2 anni (perchè la Colombia divide le coppie in base all'età in determinate griglie) e dunque con la prospettiva di altri 4 anni di attesa previsti, oltre il tempo di attesa per idoneità e mandato ovviamente. Ci siamo dunque spostati a pensare a quei paesi che permettevano di avere un vincolo di primogenitura bassino, perchè già sapevamo che lo avremmo avuto vista l'età della nostra secondogenita (all'epoca 2 anni e 1/2). Avevamo pensato perciò ad India, Vientnam, Nepal, Africa, la Cambogia era chiusa e la Cina ha aperto proporio quando avevamo in mano il mandato. In poco tempo abbiamo capito di dover scartare l'India perchè ( riferendomi ai report pubblicati dalla CAI che ho letteralmente spulciato per due anni) il numero di adozioni andava via via diminuendo e poi mi sono detta "se un ente che si chiama Amici Missioni Indiane non opera quasi più lì, ci sarà un motivo!!! " Il motivo è fortunatamente che ci sono ora molte più adozioni nazionali essendo una nazione emergente ecco uno dei motivi per cui abbiamo scartato successivamente la Cina. Quest'ultima era al momento in cui avevamo l'idoneità la più vicina al nostro profilo (tanto che il CIFA ci aveva orientato lì) ma abbiamo avuto timore per tutte le condizioni che richiedevano (economiche, di studio e perfino la misurazione della massa corporea!). Il Nepal, all'epoca aperto, divideva i fratelli, faceva di fatto scegliere il sesso a chi già aveva figli perchè dava per legge il figlio di sesso opposto (se avessimo avuto un maschio e una femmina non avremmo potuto neppure fare domanda lì!!) e chiedeva una tassa di 10.000 dollari così in più,non ci è piaciuto. Il Vietnam ci ha insospettito alla stessa maniera del Nepal, perchè di fatto arrivavano e arrivano bambini molto piccoli (sotto l'anno di età) quando la media di età dei bambini che arrivano dall'adozione internazionale,si sà,si aggira intorno ai 5/6 anni, ci sembrava così strano che non ci fossero bambini grandicelli che necessitavano di una famiglia di adozione. Poi l'anno scorso, quando noi avevamo già dato mandato,sono uscite notizie per cui la Cai ha anche tolto l'operatività ad un grosso ente che lì operava.
Eccoci dunque approdati in Africa...ah dimenticavo la Russia l'abbiamo scartata per il timore che ci chiedessero troppe cose particolari tipo i mq della cameretta,i due viaggi,e poi eravamo timorosi per i tempi di attesa legati all'età che doveva avere il bambino.
Torniamo alla nostra Africa, anche qui non è stato facile, nonostante i nostri 7 anni di matrimonio (mediamente gli stati africani richiedono 5 anni di matrimonio e non vale la convivenza), alcuni paesi infatti scartavano chi avesse figli biologici o anche adottivi, non ricordo bene ora, insomma la lista si assottigliava sempre più, l'Etiopia chiedeva che ci fossero almeno 5 anni di differenza tra il figlio (bio o ado) più piccolo e il nuovo adottando e poi avevo letto storie anche lì raccapriccianti di alcune famiglie adottive...insomma tolto il Kenya che chiede 8/9 mesi di permanenza con uno almeno dei genitori, poco ci restava!
E siamo giunti al nostro paese, ma dovrei dire al paese che ci ha orientato all'ente, perchè una volta dato il mandato abbiamo preparato la documentazione per due dei paesi africani con cui operavano.
Comunque in finale il nostro paese di adozione sarà il CONGO, o meglio la Repubblica Democratica del Congo, dove non potremo portare le altre nostre figlie, c'è una situazione sanitaria e sociale al limite, ti chiedono soldi anche se respiri...e ognittanto si sente di un colpo di stato sventato.
Credo che dovunque saremmo andati le difficoltà sarebbero state tante, perchè è questo il mondo dell'adozione, devi lottare per questi figli, ed è quello che faremo!!
A breve la II tappa, la scelta dell ente.

mercoledì 20 luglio 2011

Vacanze romane



Nulla di particolare, solo un giro in centro, ma che fatto in una giornata ventilata e priva di traffico rende Roma speciale.

Le bambine non avevano ancora visto la "bocca della verità" e sono rimaste tanto impressionate dalla leggenda che non sono volute entrare a mettere la mano!


Peccato però trovare solo stranieri in giro.




Non so perchè poi è da un pò che "bazzichiamo" le strade limitrofe al tribunale dei minori dove ci sono dei negozietti niente male




La bevuta al "nasone" è d'obbligo, ovunque siamo!








Infine il doveroso soffio di candeline per i mei emh, 37 si può ancora dire vero?
Per l'occasione ho messo in opera una ricetta del famoso corso di cucina frequentato l'anno scorso e di cui "mea culpa"non ho più postato nulla



Tiramisù senza mascarpone, uova, caffè, zucchero, ma buonissimo!!




Ecco la ricetta:


1l di latte di soia


250 gr di malto di grano (io l'avevo d'orzo)


150gr di biscotti integrali o savoiardi


120gr di crema di nocciole (io ho usato la nutella..eh beh era o no il mio compleanno!)


2 Cucchiai di orzo solubile o caffè di cereali solubile


1 Cucchiaio di cacao amaro


3 Cucchiai di maizena oppure arrow root


3 Cucchiai di agar agar


2 cucchiaini di vaniglia in polvere


sale marino q. b.

Mettete sul fuoco il latte di soia, 3 C. di agar agar (se in polvere 6/7 gr) e 3 C. di caffè d'orzo. Quando l'alga sarà ben sciolta, aggiungere la vaniglia, sale e 3 C. di crema di nocciole, 1C. di cacao, il malto di grano. Poi sciogliere 3 C. di Maizena in poca acqua fredda e versare sulla crema finchè non rapprende. Nel frattempo preparare ancora 1/2 lt circa di caffè di cereali (io un pò zi zucchero di canna ce l'ho messo ma è un di più)per inzuppare i biscotti che verranno poi adagiati in una pirofila e ricoperti della crema un pò raffreddata. Cospargete poi il tutto con il cacao amaro e mettete in frigo per circa 1 ora.


Si attendono pareri...

mercoledì 13 luglio 2011

Shabby chic, decapè o come dir si voglia

Rieccomi al lavoro che avevo lasciato in sospeso, ora che c'è un pò più di tempo e i malanni della prole ci hanno lasciato

Ho iniziato a lavorare sulla sedia più precaria per vedere se riesco a dare l'effetto che cerco.

Prima ho spolverato il legno con un panno per togliere la polvere, poi ho accuratamente impacchettato gli angoli del legno a contatto col tessuto per evitare che si sporcassero, poi ho passato la cera di una candela nei punti in cui vorrei avere l'effetto "scrostato" ovvero un pò dappertutto, ma soprattutto sulle parti in rilievo e poi finalmente la prima mano di vernice.

Un solo intoppo, la vernice andava diluita con acqua ragia invece che con acqua di rubinetto e ho dovuto riprepararla.

A fine giornata e a fine lavoro torna il marito dall'ufficio e mentre parlavamo di come sarebbe venuto il tutto al termine dell'opera di restauro, per farmi carinamente notare che la tecnica utilizzata al programma "Paint your life" al quale sto facendo riferimento non sia proprio ortodossa, ha mimato il post-trasmissione con gli addetti alle pulizie.." Daje regà e buttamo pure st'artre cagate va'! "

venerdì 8 luglio 2011

Qui ed Ora



Non so perchè lo affronto ora quest'argomento, oggi che abbiamo dovuto rimandare il week end romantico a Todi per...pediculosi della grande e tonsillite della piccola, oggi che sono finalmente a casa in part time orizzontale o verticale (non l'ho mai capito), ma comunque che
sono a casa fino a Settembre e ho già passato la prima settimana chiusa in casa con le "appestate". Ma è proprio oggi che ho capito che questa è la vita che ho scelto, che preferisco saltare i week end a due pur di stare tranquilla che le bimbe stiano bene. Dopo che al colloquio di valutazione col "grande capo" che mi convinceva che è ora che posso dare il meglio in azienda e che col part-time insomma mi si chiudono tante strade, ho deciso di dargli il colpo di grazia parlando per la prima volta in ufficio dell'adozione. Si lo so, queste cose ai colloqui di valutazione non si dicono, ma ho voluto essere franca e ho voluto spezzare questo circolo che mi gira in testa che meno ne parlo meglio è, che è meglio dirle certe cose quando ne sei sicura e invece io lo voglio questo bambino, lo voglio questo abbinamento e spero che per una volta tanto la teoria astrusa di "the secret" si avveri e squilli il telefono e si possa finalmente piangere di gioia conoscendo l'ultimo pezzo di famiglia, anche solo per foto.
Il titolo già, ho scelto di chiamare questo post "Qui ed ora" perchè vorrei mandare un messaggio a tutti coloro che attendono un momento migliore, che pianificano i sentimenti e le gioie.
E' quando lo sentite che dovete pianificare le cose importanti, è quando avrete messo nel vaso i
sassi grossi che potete poi adagiare quelli piccoli e riempire il vaso, ma se non mettete ora i sassi grandi, poi non potrete più farlo, il vostro vaso sarà pieno sì, di tante cose, ma se non saranno le cose che per voi sono più importanti, non ci sarà più rimedio....a meno che non svuotiate il vaso e lo ririempiate nuovamente e non è sempre facile farlo.
Sì è un pò criptico, ma fa riferimento ad una cosa che girava tempo fa in rete e che mi è piaciuta tanto e che ora fa al caso mio per spiegare quello che voglio dire. Abbiamo tolto tanti sassi piccoli dal nostro vaso e tanti che potevamo metterne non ne abbiamo messi, ma non ce ne siamo mai pentiti. Questo è quanto!

Buone vacanze e buona vita a tutti.