venerdì 27 marzo 2009

Un caro saluto

Oggi dedico questa pagina a York,un caro amico, più che mio di mia figlia Olivia e ultimamente anche della piccola Emma.
Ci ha lasciato questo cucciolo (perchè benchè avesse 13 anni ha sempre giocato con noi come un cucciolone) ed è andato a fare compagnia al Vecio con cui andava sempre a fare le passeggiate all'orto dietro casa.


Sono presenze a volte discrete, a volte assillanti (stava sempre con la sua palla in bocca in cerca di qualcuno che glie la tirasse), ma con gli anziani e con i bambini stabiliscono un rapporto veramente speciale, sarà che sono loro che gli dedicano più attenzioni perchè non sono perennemente di corsa o assorbiti dalle mille incombenze quotidiane. Sono loro che non gli risparmiano mai attenzioni e coccole.
Beh magari dovremo imparare da loro a rallentare un pò oppure arriverà anche per noi il momento della vita in cui dovremo rallentare ed è così che deve essere chissà!

martedì 24 marzo 2009

Di tutto un pò

Che dire, i fine settimana sono sempre pieni di impegni e cose rimandate, ma quando arrivano le belle stagioni sembra sempre che la voglia di fare si scateni!


Intanto ho finito di leggere un libro che avrei dovuto acquistare da anni,tanta era la curiosità di conoscere un personaggio come Elisabetta di Baviera.
E' uno di quei personaggi di cui le romantiche come me si innamorano a prima vista. Poi entrando nel vivo della storia capisci quante sofferenze deve aver patito e quanta autostima si dovesse avere per rimanere donne libere a quei tempi, anche se si era imperatrici!
E come mi succede quando divoro un romanzo che mi appassiona, alla fine sono rimasta con la nostalgia dei personaggi descritti e della storia.












Poi ci siamo dedicati al balcone ed alle piante, è la prima volta che mi occupo seriamente delle piante da balcone, chissà se avrò scelto quelle più adatte.
Abbiamo anche seminato un mix di fiori di campo acquistato l'estate scorsa in Savoia, lì i fiori avevano dei colori indescrivibili, spero il risultato sia almeno simile.






Comunque ora non c'è che da aspettare il caldo ...e la natura dovrebbe fare il resto!






Ed ora un quiz, se indovinate cos'è .....vi invio un assaggio del risultato!!!






venerdì 13 marzo 2009

In queste settimane

Sono stati giorni questi pieni... pieni di corse per arrivare in tempo da qualche parte e di giornate oziose a riposare per lo stress accumulato, arriva l'ultimo week end di libertà prima di rientrare in ufficio e mi accorgo di non aver trasmesso nulla di tutte le emozioni provate in queste settimane...

Ci sono state giornate freddissime!













E c'è stato il Carnevale...

Le prime partite di basket....

e il primo (e speriamo ultimo) apparecchio per i denti!











Le gite fuori porta con il bel tempo che finalmente è arrivato....e un tramonto mozzafiato!


Insomma succedono sempre tante cose, ma è raro avere momenti di tranquillità come questo per poterle raccontare e ricordare! Buon week end, speriamo ancora soleggiato, a tutti!

lunedì 9 marzo 2009

La ferita primaria




E' un libro che ho appena finito di leggere che analizza principalmente il forte legame che esiste tra un bimbo piccolo e la propria madre, la ferita inconscia che si crea quando questo bambino viene strappato dalla sua primaria fonte di sicurezza.
Un brano che mi ha però colpita e che di seguito riporto, parla anche dei bambini che non hanno potuto avere relazioni simbiotiche con la propria mamma per pratiche mediche oppure questioni di lavoro.
Riporto senza commentare ciò che l'autrice afferma. Io ho già una mia opinione a riguardo, voi che ne pensate?

"I bambini che potrebbero mostrare alcuni dei problemi esposti sono quelli che crescono in famiglie con problemi, figli di divorziati. Un gruppo di cui è difficile parlare, ma che può avere un impatto significativo sulla società nel prossimo futuro, è quello dei bambini che sono letteralmente cresciuti in nidi, asili o centri d'infanzia. Il bisogno di lavorare delle madri, e in più il loro desiderio di lealizzarsi, può mettere a rischio i figli. Le donne hanno certamente il diritto di essere tutto quello che vogliono, ma non a spese dei loro bambini. Quando si ha o si adotta un figlio, si ha la responsabilità di nutrirlo e di prendersene cura. Avere qualcun' altro che lo fa al posto nostro, a mio parere, compromette la salute emotiva del bambino. Questo significa quasi sempre che i genitori devono fare alcuni sacrifici per i loro figli.
Se credo che la responsabilità dell'accudimento primario spetti alla madre piuttosto che al padre? La risposta è sì, almeno durante i primi due anni.
....Alcune donne si risentiranno perchè ho attribuito loro così tanta responsabilità, ma rimarrò ferma in questa convinzione sia come madre che come psicoterapista....Il senso di sicurezza del bambino probabilmente ha poco a che vedere con la sua condizione socioeconomica. Piuttosto il suo senso di sicurezza può dipendere dalla sua prima relazione con la madre e dalla sua successiva relazione con entrambi i genitori.
Moltissime donne ammettono questo conflitto e ne soffrono....Solo perchè noi non abbiamo scelta, questo non significa che i nostri figli non abbiano sentimenti.....i bambini hanno bisogno di poter parlare delle loro emozioni affinchè non vengano represse e non diventino ingestibili. Ascoltate i vostri figli oggi, così non dovrete pagare un terapeuta per farlo tra quindici o vent'anni!"

Andrei avanti ad oltranza, ma non posso riprodurre l'intero libro.
Ha sempre la pecca secondo me, di essere scritto da un'autrice americana, ma in questo caso è addentrata in un tipo di società verso la quale siamo molto prossimi e allora forse possiamo imparare ad eviare certi errori!!!

venerdì 6 marzo 2009

....Mancata partenza

Alla fine non siamo più partiti per Madrid.
Ci sarebbe piaciuto molto, ma per impegni che non si sono incastrati e soprattutto per la burocrazia della società per cui lavora mio marito, abbiamo optato per separarci temporaneamente e mentre io conduco la vita da casalinga qui a Roma, lui fa lo scapolone in spagna. Non sono gelosa, anzi se fossimo partiti l'avrei fatto soprattutto per evitargli gli andi rivieni con l'inconveniente dei viaggi aerei che diventano un autobus e che autobus non sono!
Comprendo tante persone che sono costrette al pendolarismo internazionale, ma credo la cosa non faccia per noi.
Non sono più abituata ai ritmi casalinghi e mi perdo dietro cose che rimandavo da tempo, come un saluto vero, di persona dico, ad un'amica che non vedevo da tempo, oppure a rimettere a posto i mille disegni e lavoretti delle bambine che puntualmente conservo e non rileggo...insomma sto dedicandomi un pò più al "dentro" più che al "fuori".
Ringrazio tutte le amiche di blog che, nonostante la mia assenza on line, mi coinvolgono in iniziative, citano il mio blog, insomma continuano a mantenere costantemente i contatti con questo nostro mondo virtuale.
Io sono un pò meno costante, ma mi fa piacere essere comunque nei loro pensieri.