venerdì 13 luglio 2012

Vacanze!!


Cos'è che contraddistingue il momento in cui riesci veramente a staccare con la testa e sentirti in vacanza? Per me, senza ombra di dubbio, il campeggio e un buon libro, ma anche la campagna e un buon libro, ma anche una città d'arte e un buon libro.
Insomma il libro ci dev'essere!
Ultimamente le nostre letture erano selezionate dalla biblioteca sotto casa , ma si sa che i libri che trovi in biblioteca in genere sono "di spessore" anche quelli per bambini, sono sempre libri di qualità. Quest'anno però è stato mentalmente molto faticoso per me e ho bisogno di una lettura leggera, poco impegnativa, ma non necessariamente banale.
Ho trovato questi due libri, in libreria ovviamente, e il primo l'ho divorato, il secondo lo sto tenendo per la vacanza vera e propria.
Due "americanate" lo so, ma servono anche queste, come quando d'estate nella casa di campagna della mamma di mio zio c'erano solo gli Harmony da leggere e anche quelli sono serviti, li ricordo col sorriso!
Buone, buone, buone vacanze a tutti,
 Heidi che nonostante il nome va al mare per l'ultima volta con la famiglia ancora non al completo... (A Roma si dice "riconsolamose co' l'ajetto", non so bene bene cosa significa, ma rende l'idea)

giovedì 5 luglio 2012

Perchè è meglio vivere semplicemente


Oggi avrei potuto parlarvi degli ultimi week end trascorsi un pò in campagna, un pò a spasso tra parenti e cugini che purtroppo si vedono sempre meno di quanto si vorrebbe e della gioia che una serata insieme, un pranzo inaspettato e la generosità delle persone di un piccolo paese possono portarti nel cuore..
E invece ho il cervello pieno pieno di pensieri sempre orientati ad un unico universo lontano, che si cerca con pensieri, parole condivise con chi ha la tua stessa pena e la raccolta di tutto l'indispensabile che può essere concentrato in una valigia di 20 kg, di rendere un pò più vicino.
A costo di risultare monotematica, come dice mio marito, più la mèta si avvicina, più la preoccupazione e l'ansia in me aumentano ed invece di pensare alle vicine vacanze, si pensa ad un viaggio lontano che è nel nostro cuore da troppo tempo.
Ed ecco che nel non voler pensare ti imbatti invece  proprio nelle parole che ti rimuginano in testa, proprio nei pensieri che meglio di così non si potevano esprimere...
Grazie a Sabrina ed al suo post che si rifà a Sonia, ribadisco anch'io:

"Non voglio desiderare cose che insultino la povertà, perché anche potendomelo permettere non riesco a non vederle con gli occhi di chi non può avere il necessario per vivere"

E proprio nel preparare un concentrato di venti chili di "indispensabile", ma che prima o poi finisce,
venti chili che speri bastino ad arrivare a Settembre, a colmare l'incolmabile...
 invito chi mi legge ( e magari non è proprio un caso che siate passati di qua) a riflettere sul fatto che se abbiamo tanto lo dobbiamo anche a chi non ha niente, a chi ha conosciuto solo lo sfruttamento e la sottomissione e ora non riesce a camminare con le proprie gambe.