Quest’anno abbiamo deciso (forse è meglio dire che ho deciso, visto che per quel che riguarda queste cose “frivole” mio marito si defila ogni anno) che i regali saranno per la maggior parte manufatti, ma ho calcolato male i tempi e ho una miriade di pezzoline da lavorare all’uncinetto per confezionare le marmellate, alcuni cd da masterizzare, insomma, si farebbe molto prima ad andare al centro commerciale più vicino!
Rileggendo alcuni appunti presi l’anno scorso resto però sempre più convinta della mia decisione…ora vi racconto la “Storia dell’astuccio a tre piani” che ha fatto sorridere tante mamme della classe di Olly.
Tutto inizia a Settembre dell’anno passato, era la prima volta che affrontavo le elementari da mamma e ho comprato a mia figlia quello che ritenevo potesse esserle utile: quaderni, penne e pennarelli, colori, gomma temperino e…due astucci classici, con la zip.
Premetto che per la scelta della cartella avevamo lavorato col papà già da un po’, allertandola a non sceglierne (notate la finezza) una con l’idolo del momento perché poi l’anno successivo sarebbe sembrata “da piccoli”, così con nostro grande orgoglio, ha scelto un semplice zaino rosa con Minnie. Concludo la storia della cartella dicendo che il primo giorno di scuola i bambini di prima avevano TUTTI la stessa cartella (winx per le femminucce e Gormiti o Spiderman per i maschietti) e che le maestre hanno dovuto poi escogitare dei trucchi per non farli confondere….misteri, o direi piuttosto certezze del mercato!
Comunque, tornando alla storia dell’astuccio…dopo qualche giorno di scuola Olivia inizia a chiedere con insistenza l’astuccio a piani, dicendo che “era più comodo, più bello”, ma in buona sostanza era che ce l’avevano tutti.
Naturalmente le diciamo che già ne aveva due e ci sembrava inutile comprarne un altro, fatto sta che la richiesta ritorna ad intervalli regolari fino a che a fine Novembre inizio a dirle che avrebbe dovuto essere più buona perché si avvicinava il Natale e le dico anche di iniziare a pensare a quello che avrebbe voluto chiedere a Babbo Natale, lei non ci pensa su due volte, nonostante avesse imparato a scrivere da poco, inizia la letterina per Babbo Natale …e indovinate cosa ha chiesto?....l’astuccio a tre piani!!!!!
Lì tutte le nostre difese sono crollate….evidentemente dietro quell’acquisto c’era qualcos’altro oltre l’oggetto in sé, che l’avrebbe fatta sentire accettata e uguale.
Finisco la digressione e mi scuso se sono stata un po’ prolissa, con il commento di alcune mamme della classe quando gli ho raccontato il fatto…”ma se vuoi glie lo regaliamo noi per il compleanno!”….e non commento!
Buon Natale di non consumo a tutti….anche quando davanti agli altri l’immagine che ne esce è spesso legata alla tirchieria!
P.S. Per aggiornarvi a quest’anno a Natale la classe di Olly ha preparato una recita che ha entusiasmato tutti, il soggetto verte sulla lista dei giochi che ha Babbo Natale e che esclude i giochi “di una volta” ovvero bambole di pizzo, di pezza, soldatini e marionette i quali si ribellano, si fanno pubblicità e ritornano in auge presso i bambini!
Il regalo di Natale richiesto da Olivia quest’anno è stato: una bambola di pezza, una di pizzo e un cane…se non si può vero almeno finto che si muova!
Rileggendo alcuni appunti presi l’anno scorso resto però sempre più convinta della mia decisione…ora vi racconto la “Storia dell’astuccio a tre piani” che ha fatto sorridere tante mamme della classe di Olly.
Tutto inizia a Settembre dell’anno passato, era la prima volta che affrontavo le elementari da mamma e ho comprato a mia figlia quello che ritenevo potesse esserle utile: quaderni, penne e pennarelli, colori, gomma temperino e…due astucci classici, con la zip.
Premetto che per la scelta della cartella avevamo lavorato col papà già da un po’, allertandola a non sceglierne (notate la finezza) una con l’idolo del momento perché poi l’anno successivo sarebbe sembrata “da piccoli”, così con nostro grande orgoglio, ha scelto un semplice zaino rosa con Minnie. Concludo la storia della cartella dicendo che il primo giorno di scuola i bambini di prima avevano TUTTI la stessa cartella (winx per le femminucce e Gormiti o Spiderman per i maschietti) e che le maestre hanno dovuto poi escogitare dei trucchi per non farli confondere….misteri, o direi piuttosto certezze del mercato!
Comunque, tornando alla storia dell’astuccio…dopo qualche giorno di scuola Olivia inizia a chiedere con insistenza l’astuccio a piani, dicendo che “era più comodo, più bello”, ma in buona sostanza era che ce l’avevano tutti.
Naturalmente le diciamo che già ne aveva due e ci sembrava inutile comprarne un altro, fatto sta che la richiesta ritorna ad intervalli regolari fino a che a fine Novembre inizio a dirle che avrebbe dovuto essere più buona perché si avvicinava il Natale e le dico anche di iniziare a pensare a quello che avrebbe voluto chiedere a Babbo Natale, lei non ci pensa su due volte, nonostante avesse imparato a scrivere da poco, inizia la letterina per Babbo Natale …e indovinate cosa ha chiesto?....l’astuccio a tre piani!!!!!
Lì tutte le nostre difese sono crollate….evidentemente dietro quell’acquisto c’era qualcos’altro oltre l’oggetto in sé, che l’avrebbe fatta sentire accettata e uguale.
Finisco la digressione e mi scuso se sono stata un po’ prolissa, con il commento di alcune mamme della classe quando gli ho raccontato il fatto…”ma se vuoi glie lo regaliamo noi per il compleanno!”….e non commento!
Buon Natale di non consumo a tutti….anche quando davanti agli altri l’immagine che ne esce è spesso legata alla tirchieria!
P.S. Per aggiornarvi a quest’anno a Natale la classe di Olly ha preparato una recita che ha entusiasmato tutti, il soggetto verte sulla lista dei giochi che ha Babbo Natale e che esclude i giochi “di una volta” ovvero bambole di pizzo, di pezza, soldatini e marionette i quali si ribellano, si fanno pubblicità e ritornano in auge presso i bambini!
Il regalo di Natale richiesto da Olivia quest’anno è stato: una bambola di pezza, una di pizzo e un cane…se non si può vero almeno finto che si muova!