giovedì 26 febbraio 2009

Il mercoledi delle ceneri





Visto il grande successo che ha riscosso “la candelora” in giro per i blog, mi permetto di dedicare oggi il mio a questa ricorrenza cattolica che mi ha sempre affascinata fin da bambina.
Durante la celebrazione, che di solito avviene di sera, il sacerdote proferendo la formula “polvere sei e polvere ritornerai”, sparge della cenere ( ricavata dai rami d'ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell'anno precedente) sul capo o sulla fronte di ciascuno dei fedeli, grandi e piccoli…ricordo la frustrazione di non poter prendere ancora l’ostia e invece la fierezza con cui mi accingevo a farmi fare il segno della croce con la cenere.
Quest’anno non sono riuscita ad andare in chiesa neppure a Natale, ma mi ero ripromessa di andare alla messa delle ceneri e di portare anche Olivia…direte voi, ma che ricorrenza macabra e poi farla vivere ad un bambino, ed invece io credo ci serva a pensare alla caducità della vita, a ridimensionare i “problemi” che viviamo quotidianamente ed a riflettere sulla bellezza di esserci in questa vita e poterla vivere e sperimentare ogni giorno!
Purtroppo anche quest’anno me la sono persa, sempre per i soliti problemi di organizzazione.
Corriamo troppo e troppo spesso dietro a futili chimere!

venerdì 20 febbraio 2009

Madrid arriviamo!

Dopo un mese di “vedovanza” (di quella bianca s’intende!) ovvero di Andrea che ha fatto i salti mortali per dare una mano a me qui con le bambine e lavorare per la sede di Madrid, dopo un mese di “Fiumicino in sciopero, ritardo di due ore!” e prove di baby sitter per potercela cavare meglio…abbiamo deciso che forse se ci prendevamo tutti una pausa sarebbe stato meglio, così il prossimo mese siamo tutti a Madrid!
Sono magicamente riuscita ad incastrare tutti gli impegni miei lavorativi e organizzativi di casa perché si concludessero a fine mese…così con la pagella consegnata, l’apparecchio per i denti di Olly finalmente pronto, le varie gite e feste di carnevale concluse, i progetti di lavoro partiti…due settimane di meritato…riposo? Non so come andrà, devo inventare qualcosa per passare le mattinate con le bambine, ma sicuramente qualcosa escogiterò. Confido in un clima accettabile per fare delle belle passeggiate e poi si vedrà.
Per ora penso alle valigie, agli ultimi giorni di “incastratutto” perché Andrea parte prima e questa settimana dobbiamo cavarcela ancora da sole.
Sono contenta però di rivedere i nostri cari amici madrileni (e le nostre bimbe altrettanto di rivedere i loro amichetti) ad un anno estatto dall'ultima vacanza insieme, che bei ricordi, vero Ale?

giovedì 12 febbraio 2009

Fare da sé

Quando si affacciano giornate di sole (ultimamente poche quì) ecco che la voglia di fare scatta.
A differenza delle mie figlie, io ho bisogno di ispirazione.
Stamattina ho reimpastato e messo nuovamente a lievitare negli stampi, l'impasto per il pane che avevo fatto ieri sera, ormai lo faccio quasi tutte le settimane, così sono pronta per condividere la ricetta ormai collaudata.

Farina di grano duro,
Farina Manitoba (lo fa lievitare meglio e viene più soffice)
1 cubetto di lievito di birra
un cucchiaio di olio di oliva ed uno di sale fino
acqua tiepida e se volete, un pò di birra.
Poi semi a volontà, fiocchi, frutta secca, olive ecc
In genere lo preparo con fiocchi di cereali e crusca.
Ed ecco il risultato...peccato non possa farvi sentire il profumo che si spande per tutta casa e che adoro, un pò come quello delle caldarroste!


La domenica o il sabato mattina che facciamo colazione tutti insieme, faccio tostare le fette nel tostapane, ed è ancora più buono!

mercoledì 4 febbraio 2009

Va dove ti porta il cuore

Questo post (http://www.lacasanellaprateria.com/2009/01/scelte-di-vita.html) mi ha fatto pensare molto a quanto strade diverse, direi opposte, prese dalle nostre rispettive famiglie, rivelino poi lo stesso fine:il bene per i nostri figli!
Si perché mentre Claudia e suo marito partivano per la campagna, io e Andrea (ormai tre anni fa) abbiamo deciso che il pendolarismo non faceva più per noi e dalla periferia di Roma nord, praticamente da un paesino, dove avevamo il giardino, gli animali, l'orto di mio nonno con le galline, i conigli e la verdura fresca tutti i giorni e tutto il "parentado" da parte della mia famiglia, perciò nonni, bis nonni, zii, cugini, ci siamo trasferiti dall’altro capo della città (ma vicinissimi al lavoro) in un palazzone di 8 piani. Ancora oggi quando mi capita di guardare fuori dalla finestra di sera ho la sensazione di vivere a New York!
Mi chiedo comunque come avrei fatto a gestire tutto da così lontano e la risposta è semplice, non avrei potuto, avrei delegato ai miei genitori tutto, persino l’educazione delle mie figlie, perché…benché qualcuno delle nostre conoscenze credo lo pensi, NON si possono educare i propri figli vedendoli solo il fine settimana!
Ricordo ancora il magone quando mi chiamavano da scuola ‘che Olivia aveva la febbre e io non potevo andarla a prendere, ma l’avrei rivista solo la sera.
Ricordo ogni movimento calcolato in funzione dell’odiato traffico e che i benefici del vivere in campagna venivano vanificati dalla città che ci fagocitava per tutta la giornata. Mi rendo conto che l’ideale sarebbe stato poter vivere e lavorare in un paese a misura d’uomo, in una casa a misura d’uomo, ma facciamo bene a mantenere vivi i nostri sogni e chissà che un giorno non si realizzino. Il cuore comunque ci porterà sempre dov’è veramente il meglio per la nostra famiglia, anche se razionalmente non sembra la scelta ideale.
Si, mia figlia ad esempio fino a tre anni ha avuto a disposizione il giardino davanti casa, gli animali con cui giocare, i nonni e gli affetti sempre vicini, ma per chi la doveva gestire era più semplice farle vedere la televisione tutti i pomeriggi.
Questo per dire che le scelte che facciamo anche per loro vanno sempre ponderate da noi genitori.
Ora cerchiamo di goderci la campagna il fine settimana e poi chissà!