mercoledì 6 giugno 2018

La scuola pubblica strategie di successo


Ritorno a scrivere di scuola dopo che con tre figlie, ne abbiamo fatte veramente tante di esperienze in tutti i cicli ed in differenti scuole. Non ho avuto nessuna esperienza nella privata poiché fortunatamente nella pubblica in zona c’è sempre stata molta offerta ed abbiamo potuto cambiare con semplicità quando ce n’è stata la necessità, ma anche per una questione di punti di vista, ho sempre pensato che dove ci fosse la questione economica in ballo, l’obiettività e la serena conduzione del progetto educativo ne avrebbe sicuramente risentito e non ho voluto mettermi nelle condizioni di constatare la cosa sulla pelle delle bambine.

C’è stato un momento in cui, presa dall’urgenza del cambiamento avrei iscritto la piccola alla steineriana di zona, ma il colloquio con la dirigente, l’esperienza della festa di primavera a cui avevo partecipato di recente e la mia giornata trascorsa lì osservando mi hanno fatta desistere ed ho scelto di farle finire l’anno e poi cambiarla il successivo sempre scegliendo la pubblica.

Questa infatti è stata la nostra strategia, nel momento in cui riscontravamo problemi non superabili con i semplici colloqui con gli insegnanti e con i dirigenti ed avevamo il sentore che la situazione non si sarebbe risolta col passare del tempo, abbiamo cercato (nei tempi e nei modi in cui potevamo causare il minor disagio alle nostre figlie) la scuola o meglio anche la sezione, il plesso più adatto.

E’ in effetti una alchimia di fattori (insegnati/istituto/compagni di classe) che ti fa dire che un ciclo è andato bene e l’altro no.  Il disagio dei propri figli è invece un campanello d’allarme inequivocabile e che va sempre ascoltato.

Voglio scrivere per elogiare le maestre della nostra “piccola”, trovate dopo un cambio necessario alla fine della prima elementare e che si sono rivelate veramente delle persone motivate, che hanno a cuore il benessere e la crescita dei propri alunni.

Stesso discorso per le insegnati delle medie della mezzana che ha concluso la prima media in un ambiente ideale, merito anche della musica che fa crescere e maturare in un modo speciale questi ragazzi.

In foto il saggio di prima appena concluso.




Per non farci mancare nulla quest’anno abbiamo sperimentato anche il cambio in corso d’anno alle superiori. E’ stato un successo e non avrei creduto di trovare ambienti così diversi in due licei tutto sommato vicini. Credevo infatti nella complessità in generale delle scuole superiori, molto diverse dai tempi in cui le avevo frequentate io ed invece a volte bisogna essere coraggiosi ed affrontare cambiamenti che non si sa dove porteranno, il punto è sempre lo stesso evitare il disagio dei ragazzi.

Anche questo cambio è  andato bene dunque mi sento di consigliare a genitori di ragazzi in difficoltà di essere coraggiosi per i propri figli (la decisione spetta sempre a noi!) e di tentare strade e percorsi nuovi, anche inaspettati a volte.

Avevo infatti pregiudizi rispetto alle scuole dove poi ho segnato le mie figlie e mi sono ricreduta all’atto  pratico vivendole.

A questo punto dell’anno però vi auguro un buon riposo insieme ai vostri figli!!

2 commenti:

Angela ha detto...

Mi fa" molto piacere sapere questo, Nel momento del tuo dubbio sulla steineriana penso di averti scritto per dissuaderti e per fortuna è andato tutto bene! La mia esperienza è stata negativa, la scuola pubblica, pur con le sue mancanze, ne esce comunque vincente.
Buone vacanze!

Heidi ha detto...

Grazie Angela!