giovedì 17 maggio 2018

Discorsi sull'omeopatia

Manco da tanto...tantissimo in verità, non chiedetemi cos'ho fatto nel frattempo, nulla di particolare in realtà, ho vissuto semplicemente il quotidiano.
 Riparto da qui, da un discorso che mi sta sempre molto a cuore, perché si tratta della salute della mia famiglia e che non sempre riesco a far comprendere a chi mi ascolta.
Ho  riportato un "botta e risposta" ad un blog di mamme molto popolare al quale ho preso parte tempo fa, quando nei telegiornali faceva scalpore la notizia di un bambino che era morto di otite per via di una cura omeopatica che non ha fatto effetto...secondo me sono banalizzazioni del discorso e qui di seguito spiego il perché.
Datemi pure le vostre opinioni se credete, vi risponderò sicuramente!


Cara Serena,
grazie della risposta e dello scambio di idee che permetti attraverso questo spazio su un argomento molto dibattuto e delicato.
Premesso che non voglio convincere nessuno sulla bontà o meno delle cure omeopatiche,
premesso ancora che parlo da utilizzatrice; Non mi sono mai addentrata infatti  in letture di studi doppio cieco e quant’altro come non l’ho mai fatto prima di prendere una medicina allopatica (ho però dovuto approfondire per necessità il discorso vaccini, ma non è questa la sede per aprire questo altro spinoso tema). Mi limito ad osservare che l’utilizzo di un omeopatico, lo stesso, su più persone differenti, non sortisce lo stesso effetto e dunque credo sia difficile fare operazioni del genere che risultino attendibili.


Se il solo effetto placebo ha fatto guarire più volte le mie figlie da tonsilliti con placche (a me le hanno dovute togliere a suo tempo le tonsille ahime!) rispetto ad amiche e conoscenti che hanno utilizzato antibiotici sempre più potenti fino ad arrivare alla soluzione dell’operazione, benvenga l’effetto placebo!
Per quel che riguarda i costi convengo con te che per quel che c’è dentro sono eccessivi, ma ho acquistato tanto in Francia dove l’omeopatia è riconosciuta dal sistema sanitario (chiediamoci il perché) ed il costo è molto meno esoso.


 Se pensi che poi il tuo organismo impara a difendersi da solo e si fortifica, con il tempo ci si ammala molto meno ed ecco che di riflesso diminuisce il costo delle cure sanitarie.
Ribadisco comunque che non voglio convincere nessuno, sto solo rispondendo ai dubbi che sollevavi nella risposta. Mi dispiace però associare tout court un metodo di cura così diffuso alla scelleratezza di medici che si credono onnipotenti ed a genitori poco sicuri delle loro doti istintuali di protezione per i loro figli, tanto da far accadere ciò di cui si parla in questi giorni qui in Italia.


Grazie ancora del confronto e a presto
...


Sai perché non riesco a darti ragione Serena, nonostante il discorso che fai fili e sia molto rigoroso?
Perché la uso l'omeopatia, da anni ormai e quello che ho capito da utilizzatrice (non da studiosa) è che funziona molto bene come prevenzione, come cura devi sperimentare molto perché è soggettivissima e anche il medico più scrupoloso non ti conoscerà mai bene così come ti conosci tu, non conoscerà mai bene i tuoi figli così come li conosci tu.
Sai a cosa mi è servita negli anni l'omeopatia? A prendere le distanze dai medici (pure quelli omeopati), dalle loro fisse e dai loro dogmi che sperimentano su te e sui tuoi figli.
Con l’omeopatia puoi sperimentare essendo sicura che stai utilizzando acqua e zucchero e non come fanno tante mamme che conosco che danno farmaci o si scambiano consigli su farmaci come stessero parlando di caramelle.


L’omeopatia, male che va non funziona…
Mia figlia quando le dico “prendi le palline” per i dolori mestruali e mi risponde che non le fanno nulla e rispondo “pazienza”, sperimenterà la tolleranza ed in futuro, quando servirà, magari prenderà un’aspirina e le farà effetto subito perché non ne ha fatto abuso ora.


La mia pediatra omeopata quando una delle mie figlie, piccolissima, non guariva e l’ho chiamata dopo l’ennesimo tentativo per dirle che le avevo dato l’antibiotico alla fine, mi ha risposto “Ha fatto bene signora!”
Ecco noi dobbiamo fare i dottori per noi e per i nostri figli in primis, i medici possono dare consigli che ti convincono più o meno, ma le decisioni vanno prese da chi è coinvolto in prima persona e sa quanto può sopportare un dolore o vede il proprio figlio e sa qual è il suo limite perché lo sente, perché è istintivo.


Se così non gira è perché c’è qualcosa che non va…omeopatia o allopatia non c’entrano nulla.

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