giovedì 30 settembre 2010

Letture...

E’ ora di riproporre uno di quei momenti che io chiamo di “emotions recollected in tranquillity”, ovvero di ricordare sensazioni legate ad un ricordo, ad un momento.
In questo caso sono emozioni legate alle letture fatte durante l’estate .
Uno dei libri che avevo acquistato e accantonato è questo:


De masi, da buon sociologo del lavoro, gli ha dato un taglio decisamente accademico e perciò, nonostante la lettura sia stata interessante, ho subito iniziato il secondo di Tom Hodkinson,
decisamente più scorrevole, anzi forse un po’ troppo. Rispetto al primo ci sono meno riferimenti alla letteratura e meno spunti, ma mi è piaciuto ugualmente. La regola dell'educazione secondo lui è meno fai meglio è o quasi..
Quello che veramente è stato una rivelazione è invece questo, regalatomi da Andrea lo scorso anno per compleanno e lasciato a dimora finchè non l’ho divorato una volta apertolo“oziosamente". Molto a grandi linee è il diario di una delle due domestiche avute in casa da Virginia woolf per parecchi anni. E' veramente emblematico capire che dietro un artista, chiunque esso sia, c'è sempre chi lavora per potergli permettere di esprimere la propria predisposizione. Ovvero qualcuno che fa il lavoro "sporco" ci deve sempre essere!!!

E mi sono ritrovata a riavere tra le mani quest’altro tomo universitario,
questo sì da rileggere per bene (per ora sono ferma alla ricostruzione del gruppo di Bloomsbury).
In ultimo ho naturalmente letto qualcosa sull’adozione, ma di tutti i libri che fino ad oggi ho avuto per le mani mi sento di consigliare questo,

scritto proprio col cuore !!
L’ho letto diverse volte e lo rileggerò sicuramente sempre emozionandomi perché l’adozione, nonostante tutto ciò che di burocratico ci gira intorno, è soprattutto un percorso interiore, fatto d’amore e capacità di relazione che si impara piano piano e che credo non ci lascerà più.

3 commenti:

Laura ha detto...

Molto interessante. Grazie.
Ogni ispirazione libresca è utile.

sabrina ha detto...

anche io adoro i saggi di domenico de masi, li leggo con gran piacere e mentre li leggo mi sento ancora un po' la giovane studentessa universitaria che si fomentava per argomenti accademici... ma lui scrive cosi bene, e' avvincente...
poi mi chiedo: perche amo i libri sull'ozio e non so oziare, neanche se mi puntano una pistola alle tempie?

Heidi ha detto...

Laura,achì'io prendo spunto dalle tuedi letture...

Sabrina,le lezioni sono mooolto più avvincenti dei libri che scrive!
Anche lui dice di non essere un tipo ozioso per la vita che fa, ma poi parla dei tre mesi nella casa di Ravello a dedicarsi a letture e passatempi. Questa è forse la chiave Oziare "di brutto" ognittanto.