lunedì 9 luglio 2018

Chiamami col tuo nome




E’ tanto che non recensisco un libro qui, forse perché ho aperto un altro blog ad hoc http://amerailfinale.blogspot.com/ in cui commento, riscrivo i finali dei libri che non mi hanno pienamente soddisfatta....

Questo libro, al contrario di quelli di cui parlo di là,  ce l’ha eccome il finale.

E’ un libro che traballa secondo me, tra il dissoluto ed il romantico. Non sono avvezza a storie omosessuali, credo che il genere maschile possa comprenderlo al meglio, comunque mi è piaciuta molto l’ambientazione che mi ha ricordato quella de “Il giardino dei Finzi-Contini”; Una villa al mare, tanti amici e ragazzi giovani e non, che si incrociano e che frequentano la casa per vari motivi e le estati italiane afose e piene di sole.

Si vivono secondo me i due aspetti dell’omosessualità, quello nascosto o non del tutto ancora scoperto e quello vissuto come una fase di passaggio all’età adulta.

Non credo si possa rinnegare o dissimulare un tale aspetto così intimo, a quanto pare i protagonisti riescono a vivere entrambe le sessualità, vivendo però con il rimorso di ciò che non è potuto essere…

Mi sarebbe piaciuto forse che la storia dei protagonisti fosse stata vissuta fino in fondo, con tutti gli aspetti della quotidianità che un rapporto duraturo porta con sé. Per questo forse hanno entrambi relegato quel loro momento in un immaginario bellissimo e sfocato che li accompagnerà per sempre.

In sostanza lo consiglio!

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