lunedì 27 luglio 2020

Un hammam a Roma

Sulla scia dei romanzi e dei film di Ozpetek di cui sono andata 'a ruota' in quest'estate uggiosa, sabato ho trascinato parte della famiglia (quella che ancora ci segue) a via Alessandria, qui a Roma. La scusa era visitare un negozio che vende ceramiche marocchine con hammam annesso, un viaggio in un luogo particolare per essere a Roma.
Poteva essere un'esperienza da mille e una notte, ma è vero sempre che il lavoro lo fanno le persone ed allora una signora scocciata e burbera ha trasformato la meta del viaggio in una fugace visita. Il negozio era anche ben fornito, ma non c'era la magia di voler acquistare di voler portare un pezzetto di quell'aria a casa, come era successo con la bancarella di porta Portese in cui ci rifornivano di solito e che non abbiamo ritrovato l'ultima volta. Comunque abbiamo fatto una passeggiata nei miei luoghi del cuore di tanti anni fa, via Mantova, via Savoia, via Salaria, dove lavoravo e studiavo. Sono rimasti come li ricordavo, belle e snob!
Ho preferito ricordare le persone che li abitavano, i portieri, con le loro case- sgabuzzino, le governanti che mi accoglievano nelle belle case che accudivano, ecco erano loro a dare un po di umanità a quei posti anaffettivi se fosse stato per i proprietari ed i negozianti. Via Nizza poi anche col nuovo museo che non avevo mai visto, è rimasta la fredda, anonima via che ricordavo, quella " dell'ombrello più dignitoso".

giovedì 23 luglio 2020

IL MAGO DI OZPETEK

Un titolo così perché quando scopro che uno dei registi che preferisco è anche uno scrittore che appassiona, mi meraviglio sempre, mi meraviglio di queste vite che hanno tanto da condividere e mi chiedo se quei tanti personaggi neutri che si incontrano, magari messi in condizioni diverse abbiano anche loro storie tali da farti appassionare.
Mi sono sempre piaciuti scrittori, registi, così (Chiara Gamberale, Ivan Cotroneo sono tra i miei preferiti), che sono curiosi così come lo sono io della vita degli altri, ma non per invidia o per morbosità, ma solo per assaporarne il bello e il libro che mi ha aperto questo mondo con lui è "Come un respiro", l'ultimo, regalo di mio marito per il compleanno insieme ad una inaspettata dedica.
Mi fa capire sempre che siamo più vicini di quanto si possa pensare anche se al mio entusiasmante "Vediamo un film di Ozpetec stasera?"perché avevo finito il libro "Ti ho regalato il libro perché indovino i tuoi gusti, non è detto che debba condividerli sempre" seguito da "un'altra mattonata di film no, stasera non ce la faccio".
E vabbè in fondo siamo diversi, anzi opposti, siamo proprio femmina e maschio come ci disse anche un prete a proposito dei nostri nomi in una serata di passeggiate romane, entrando in una chiesa dove stava tenendo fatalità un corso pre-matrimoniale. Poi non ci siamo sposati lì in quella chiesa, ma lo ricordo sempre con piacere quell'episodio.
Comunque quando leggo bei libri ed autori che mi appassionano e soprattutto quando mettono, tanto, del loro in quello che scrivono, entro in simbiosi e mi viene voglia di scrivere, di cercare di appassionare anch'io con la mia vita. Poi quando ho questi momenti di pausa dal lavoro e un po' dalle figlie....trovo ispirazione. Mi son detta scrivi oggi, e invece di carta e penna, eccomi qua, lo smart working si è fatto sentire anche in questo aspetto, magari scrivere su un supporto sarà meno romantico, ma mi aiuterà a tenere meglio traccia e a condividere con voi, miei sparuti lettori, quando ne avrò voglia.
A presto allora