Ritorno a scrivere di scuola dopo che con tre figlie, ne abbiamo
fatte veramente tante di esperienze in tutti i cicli ed in differenti scuole.
Non ho avuto nessuna esperienza nella privata poiché fortunatamente nella
pubblica in zona c’è sempre stata molta offerta ed abbiamo potuto cambiare con
semplicità quando ce n’è stata la necessità, ma anche per una questione di
punti di vista, ho sempre pensato che dove ci fosse la questione economica in
ballo, l’obiettività e la serena conduzione del progetto educativo ne avrebbe
sicuramente risentito e non ho voluto mettermi nelle condizioni di constatare
la cosa sulla pelle delle bambine.
C’è stato un momento in cui, presa dall’urgenza del
cambiamento avrei iscritto la piccola alla steineriana di zona, ma il colloquio
con la dirigente, l’esperienza della festa di primavera a cui avevo partecipato
di recente e la mia giornata trascorsa lì osservando mi hanno fatta desistere
ed ho scelto di farle finire l’anno e poi cambiarla il successivo sempre
scegliendo la pubblica.
Questa infatti è stata la nostra strategia, nel momento in
cui riscontravamo problemi non superabili con i semplici colloqui con gli
insegnanti e con i dirigenti ed avevamo il sentore che la situazione non si
sarebbe risolta col passare del tempo, abbiamo cercato (nei tempi e nei modi in
cui potevamo causare il minor disagio alle nostre figlie) la scuola o meglio
anche la sezione, il plesso più adatto.
E’ in effetti una alchimia di fattori
(insegnati/istituto/compagni di classe) che ti fa dire che un ciclo è andato
bene e l’altro no. Il disagio dei propri
figli è invece un campanello d’allarme inequivocabile e che va sempre
ascoltato.
Voglio scrivere per elogiare le maestre della nostra
“piccola”, trovate dopo un cambio necessario alla fine della prima elementare e
che si sono rivelate veramente delle persone motivate, che hanno a cuore il
benessere e la crescita dei propri alunni.
Stesso discorso per le insegnati delle medie della mezzana
che ha concluso la prima media in un ambiente ideale, merito anche della musica
che fa crescere e maturare in un modo speciale questi ragazzi.
Per non farci mancare nulla quest’anno abbiamo sperimentato
anche il cambio in corso d’anno alle superiori. E’ stato un successo e non
avrei creduto di trovare ambienti così diversi in due licei tutto sommato
vicini. Credevo infatti nella complessità in generale delle scuole superiori,
molto diverse dai tempi in cui le avevo frequentate io ed invece a volte
bisogna essere coraggiosi ed affrontare cambiamenti che non si sa dove
porteranno, il punto è sempre lo stesso evitare il disagio dei ragazzi.
Anche questo cambio è andato bene dunque mi sento di
consigliare a genitori di ragazzi in difficoltà di essere coraggiosi per i propri
figli (la decisione spetta sempre a noi!) e di tentare strade e percorsi nuovi,
anche inaspettati a volte.
Avevo infatti pregiudizi rispetto alle scuole dove poi ho
segnato le mie figlie e mi sono ricreduta all’atto pratico vivendole.
A questo punto dell’anno però vi auguro un buon riposo
insieme ai vostri figli!!
2 commenti:
Mi fa" molto piacere sapere questo, Nel momento del tuo dubbio sulla steineriana penso di averti scritto per dissuaderti e per fortuna è andato tutto bene! La mia esperienza è stata negativa, la scuola pubblica, pur con le sue mancanze, ne esce comunque vincente.
Buone vacanze!
Grazie Angela!
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