lunedì 14 giugno 2010

Il ragazzo giusto






“Il superfluo,quel qualcosa di tanto necessario…”
“ Il segreto per essere noiosi è dire tutto”
(Voltaire)
Ecco questo incipit delle prime pagine del libro fa capire il taglio della modalità del racconto.
Sono almeno due mesi che sono rimasta bloccata con questo romanzo che avevo voglia di leggere da tanto, ma che non mi ha entusiasmata affatto.
Purtroppo una volta iniziato mi è piaciuto arrivare alla fine, una fine almeno non scontata, è anche relativamente leggero da leggere, ma non ha nulla della passione travolgente de “Il dio delle piccole cose”.
In breve è la storia di una ragazza indiana che si trova a dover decidere tra tre pretendenti alla sua mano e nonostante sia ambientato negli anni ’50, mi ha dato l’impressione (dai dialoghi, dalle situazioni di vita, dalla spigliatezza soprattutto di alcuni personaggi femminili) invece di essere tagliato in chiave quasi contemporanea.
Riporto l’unico passo che mi ha fatto realmente riflettere.

Malati “ Tu ami Kabir e devi sposarlo”
Lata “ In questa storia non esistono –Devi-… Malati, non so come spiegarti, i miei sentimenti per lui sono così confusi. Quando sto con lui non sono più me stessa. Mi domando chi sia questa…questa donna gelosa e ossessionata che non riesce a togliersi dalla testa un uomo. Perché dovrei condannarmi a soffrire in questo modo? So che sarà sempre così, se mi unirò a lui.”
Malati “ Oh Lata, non essere cieca, questo dimostra che lo ami appassionatamente”
Lata “ Ma non voglio, gridò, non voglio. Se è questo che significa la passione, non la voglio. Guarda cosa ha fatto la passione alla mia famiglia. …Conosci quei versi di Clough che dicono- Esistono due tipi diversi di attrazione umana. Uno che eccita solo, ti conturba e ti mette a disagio, l’altro che…- non riesco a ricordare con certezza, ma parla di un amore più tranquillo, meno frenetico, che ti aiuta a crescere quando stai già crescendo, - a vivere laddove prima languivo- l’ho letta ieri non ce l’ho ancora in testa, ma diceva tutto quello che non sono riuscita a esprimere con parole mie. Capisci quello che voglio dire Malati?” “ Haresh ha i piedi per terra e polvere e sudore e un’ombra. Gli altri due sono un po’ troppo divini ed eterei per i miei gusti”

6 commenti:

Anonimo ha detto...

che noia...molto noioso, grazie per averne pubblicato uno stralcio: non lo comprerò!

Anonimo ha detto...

non sono io l'anonimo di sopra!l'incipit traeva in inganno allora.. perchè io l'avrei comprato leggendo solo quello! peccato.. cmq un libro lascia sempre qualcosa anche solo quel pezzo che hai citato tu! c'e di molto vero in quelle poche frasi..un bacio heidi a presto

Heidi ha detto...

A Anonimi!!! Mettetevi d'accordo, se volete essere riconosciuti registratevi sotto altrimenti non ci capisco più niente e rischio di fare figuracce!

Anonimo ha detto...

IL MIO(LARA) è IL SECONDO ANONIMO! SI LO SO PRIMA O POI MI REGISTRO.. SOPRATTUTTO QUANDO IMPARERò A FARLO...

Sonia ha detto...

ciao! a me il ragazzo giusto è piaciuto molto
mi ha tenuto compagnia per 6 lunghi mesi in cui studiavo e leggevo poco pagine la sera.
impedita nei viaggi dall'impegno dello studio
era un po' come andare in india tutte le sere

Heidi ha detto...

Sei mesi!!
Sonia non avrei retto, ame piace leggere cose "d'India" ma non vedevo l'ora di finirlo e giuro con pochi libri mi è successo!